Recensioni

 

Mario Bonanno

Cadute in battaglia dalla parte sbagliata. Morte giovani per la rivoluzione. Uccise, quasi sempre, da gente in divisa che ha appeso i sogni a qualche chiodo, per combattere al soldo di uno Stato democratico, ma solo in apparenza. Uno Stato finto-buono, menzognero, soprattutto se si tratta di adulterare la verità dei fatti. Le esecuzioni compiute a freddo, per esempio. Come quella di Margherita – “Mara” – Cagol a Cascina Spiotta, malgrado la resa. O quelle del massacro di via Fracchia, a Genova, dove Annamaria Ludmann viene assassinata quasi nel sonno (insieme a tre dei suoi compagni di lotta) dai gruppi speciali del generale Dalla Chiesa. Secondo i benpensanti (per non parlare poi dei reazionari) la guerra era allora senza quartiere e in guerra, il più delle volte, non si fanno prigionieri. Verissimo. Purché non ci si ostini ancora a parlare di buoni e di cattivi, di martiri della democrazia e di pazzi criminali che in fondo se la sono cercata.

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