Il ruolo politico del Fronte Combattente Antimperialista. Firenze, Aula Bunker Santa Verdiana – Processo alla “Brigata Luca Mantini”. Comunicato dei militanti delle BR-PCC Maria Cappello e Fabio Ravalli letto e allegato agli atti

Come militanti delle BR-PCC, nel quadro della politica di alleanze praticata e promossa dalla nostra Organizzazione nel Fronte Combattente Antimperialista, rivendichiamo l’iniziativa combattente della RAF contro il Presidente della Deutsche Bank, Alfred Herrhausen.

Essa è mirata a disarticolare uno dei nodi principali del potere economico e politico ricoperto dalla Deutsche Bank e incarnato dal suo Presidente Herrhausen, al livello svolto dal capitale finanziario in questa fase dell’imperialismo nella formazione delle nuove concentrazioni monopolistiche che sono a base del processo di coesione (formazione) politica dell’Europa Occidentale.

Mette in evidenza il ruolo cruciale sostenuto dalla Deutsche Bank nei principali processi di concentrazione economica (finanziaria e industriale) dei più importanti trusts sia tedeschi che europei, e come da tale posizione si aggiudichi la possibilità di penetrazione e sfruttamento dei paesi in via di sviluppo e dell’Est europeo.

Si comprende così come la RFT, anche in questa fase storica, assuma un ruolo preminente nei processi di coesione dell’Europa Occidentale influenzandone pesantemente gli indirizzi politici, una funzione tutta interna al rafforzamento della catena imperialista.

In questo senso Herrhausen è stato elaboratore e ha pesato su tutte le decisioni riguardanti le politiche economiche concertate, soprattutto quelle relative al futuro mercato europeo nelle normative per favorire le condizioni alle nuove aggregazioni monopolistiche.

La fase internazionale che va ad aprirsi risente fortemente dei sommovimenti economici prodotti dalle ondate di crisi/recessione e dallo sviluppo imperialistico del capitale, scuotendo gli equilibri stabiliti; i vari accordi di concertazione economica per ammortizzare gli effetti della crisi (intervenendo sui cambi e sulle monete) sono tanto instabili quanto più forti si fanno le spinte della concorrenza intermonopolistica.

In questo quadro il ruolo politico dell’Europa Occidentale, e in essa della RFT, risalta fortemente nelle posizioni tese in ultima istanza a ricucire l’interesse della catena pur tra forti strappi e lacerazioni.

Questo permette all’Europa Occidentale di avere un ruolo “normalizzatore” sia verso la contraddizione Est-Ovest che verso le aree di crisi periferica, a partire dall’area mediorientale-mediterranea, per la presenza delle lotte di liberazione che prepotentemente rompono con il potere dell’imperialismo.

L’attacco della guerriglia nella politica del Fronte rompe la patina “pacificatrice e demagogica” dell’imperialismo, a partire da quello che è considerato il nerbo dell’Europa Occidentale – la RFT – a partire dal potere economico e finanziario, poiché quest’ultimo determina in ultima istanza lo schieramento degli interessi imperialisti; strappa il velo alle false campagne di “disarmo e distensione”, le quali mistificano i reali processi di riarmo e aggressione dell’imperialismo; e dimostra come l’attività rivoluzionaria della guerriglia nel Fronte permette di costruire la forza politica e pratica per attaccare le politiche centrali dell’imperialismo.

Lavorare a rafforzare il Fronte è possibile e necessario per ogni Forza Rivoluzionaria che combatte l’imperialismo, per incidere adeguatamente al livello raggiunto dallo scontro.

Le differenze storiche di sviluppo dell’impianto politico delle singole Organizzazioni, le differenze secondarie di analisi, non devono e non possono essere d’ostacolo alla necessaria unificazione dell’attività antimperialista delle forze combattenti e delle molteplici lotte, in un attacco cosciente e mirato al potere imperialista.

Non si tratta di fondere le singole Organizzazioni in una sola Organizzazione, il Fronte in Europa Occidentale si sviluppa in un percorso cosciente e organizzato sulla base dell’attacco pratico che matura attraverso successivi momenti di unità.

– Costruire l’unità delle forze combattenti nell’attacco.

– Organizzare il Fronte.

– Lavorare a costruire offensive comuni contro le linee strategiche dell’Europa Occidentale nei processi di formazione (coesione) politica, i quali mirano al rafforzamento dell’imperialismo.

– Organizzare la lotta armata nell’Europa Occidentale.

I militanti delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente: Maria Cappello, Fabio Ravalli

Firenze, 6 dicembre 1989

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