I mezzi d’informazione sottolineano spesso quello che le autorità imperialiste italiane dichiarano da molto tempo, e cioè che il governo italiano e la giustizia italiana sono da sempre amici del popolo palestinese.
Disgraziatamente queste affermazioni non corrispondono alla verità, prova ne sono le pesanti condanne, le condizioni di detenzione e repressione, le torture praticate contro i palestinesi prigionieri e più in generale contro tutti i prigionieri antimperialisti.
Questi fatti dimostrano che il governo italiano è un governo pro-americano e pro-sionista, imperialista e nemico della causa palestinese. Va denunciato che i prigionieri palestinesi e antimperialisti compaiono davanti a tribunali ingiusti, che applicano la legge imperialista o israeliana, tribunali dove i cosiddetti giudici, di fatto, non applicano neanche quelle norme elementari sancite dalla Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo, come gli articoli 5 e 12. Nei tribunali e nelle carceri italiane si fa tutto meno che applicare questi diritti: il trattamento a cui siamo sottoposti la dice lunga sull’amicizia dello Stato imperialista italiano verso il popolo palestinese.
Espongo ad esempio il mio caso: arrestato con Hammavi Ahved Mbarek (ora detenuto a Spoleto), passo otto mesi in una cella di massimo isolamento, dove sono privato di tutti i mezzi di informazione (giornali, libri, TV, ecc.), della possibilità di incontrarmi e parlare con altri prigionieri e sottoposto ad un trattamento di tortura fondamentalmente psicologica più che fisica. Vengo messo, tra l’altro, per un certo periodo, nella sezione degli alienati mentali.
Questo è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare sulle condizioni alle quali noi prigionieri palestinesi siamo sottoposti. Nonostante ciò, come combattente palestinese prigioniero in un carcere imperialista mantengo forte la mia determinazione di continuare la lotta contro gli imperialisti ed i sionisti finché mi rimarrà una goccia di sangue, certo che il cammino del nostro popolo non si fermerà fino alla distruzione dei governi razzisti ed imperialisti.
Le maschere ed i paraventi con cui gli Stati imperialisti cercano di coprire il loro vero volto, non servono a nulla; ormai sappiamo bene che i governi europei, e in particolare quello italiano, sono filoamericani, alleati ed allineati con i capifila dell’imperialismo mondiale.
Infine, come prigioniero palestinese, mi rivolgo a tutti i combattenti che lottano per la liberazione dei popoli, affinché si continui il lungo cammino fino alla vittoria. E se anche qualcuno di noi muore per la causa ed i suoi ideali, rimarrà sempre vivo nella memoria dei popoli e degli oppressi che combattono contro il nemico imperialista ed i suoi servi.
La lotta antimperialista non morirà mai, neppure per un giorno.
Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!
Viva la lotta antimperialista in tutto il mondo!
Hamidan Karmawi Ibrahim
Carcere di Trani, luglio 1987