Compagni e Compagne,
nella notte del 22 gennaio è morto in Francia il compagno Sergio Spazzali, nome di battaglia Pino, fondatore e dirigente della Cellula Comunista per la costituzione del Partito Comunista Combattente.
I giornali di regime hanno svilito il suo ruolo di militante e dirigente comunista, descrivendolo come l’avvocato delle B.R., oggi povero esule in Francia che si arrabatta tra gli stenti, e prepara il suo rientro in Italia ormai stufo di tale situazione.
La militanza rivoluzionaria di Pino smentisce radicalmente questa versione edulcorata di regime, e ci rivela il suo impegno e dedizione alla causa dell’emancipazione proletaria e della Rivoluzione Comunista. A partire dagli anni sessanta, Pino rifiuta gli agi e i privilegi della casta avvocatizia, è sempre presente nelle lotte del movimento operaio e studentesco, presente nei gruppi Marxisti-Leninisti del periodo, presente nelle delegazioni in Cina e in Corea del Nord, fondatore del centro Franz Fanon. Pino è animatore di Soccorso Rosso prima e del comitato per la difesa dei detenuti politici in Europa, a fianco dei compagni Greci e Spagnoli e nel Sud del mondo con l’M.P.L.A. dell’Angola, è parte attiva nel percorso del movimento rivoluzionario degli anni settanta, avvocato degli operai, degli inquilini, avvocato militante al servizio delle Avanguardie Comuniste Combattenti. Sino alla scelta della clandestinità in Francia, dove rifiuta ogni tipo di patteggiamento con lo Stato Francese e si dedica totalmente a ricostruire una presenza Comunista combattente in Italia e in Europa.
In questo contesto nell’85 è tra i fondatori della Cellula per la costituzione del Partito Comunista Combattente e nell’89 della rivista Per il Partito, delle quali è militante, contribuendo attivamente al loro sviluppo fino alla sua morte.
La stessa scelta del rientro in Italia nulla ha a che vedere con presunte nostalgie della sua terra natia, ma si tratta di una scelta politica collettiva.
Per i Comunisti Rivoluzionari e i proletari coscienti la morte di Pino è una di quelle morti che pesano come una montagna, in noi, suoi compagni di lotta ed amici, la sua morte lascia un vuoto umano e politico incolmabile.
Ma non gioiscano le classi dominanti, sapremo far vivere Pino seguendo il suo esempio e continuando con determinazione la lotta per la costituzione del P.C.C. e per l’affermazione della Rivoluzione Comunista.
Onore al Compagno Pino
Pino vive nella lotta per il Comunismo
Cellula Comunista per la costituzione del Partito Comunista Combattente
Febbraio 1994.