Costruire e consolidare la rivoluzione in Sardegna. Seconda Corte d’Assise di Roma, Dichiarazione di Pietro Coccone e Mauro Mereu agli atti del processo “BR-Insurrezione armata contro i poteri dello stato”

Sabato 18 marzo 1989 il Fronte Popolare Indipendentista Sardo (FPIS) ha attaccato, distruggendola in parte, la sede della prefettura di Nuoro.

La prefettura in Sardegna è lo Stato imperialista italiano.

A questo Ministero decentrato del potere coloniale è demandato il ruolo di garante istituzionale e militare delle strategie più apertamente oppressive elaborate nel centro imperialista contro il proletariato sardo. È la prefettura che in Sardegna, e particolarmente in Barbagia, dirige i meccanismi di annientamento dell’antagonismo proletario e anticoloniale, che controlla e governa le contraddizioni sociali indotte dalla presenza nel territorio isolano dell’imperialismo internazionale, che garantisce infine la realizzazione quotidiana della repressione nelle campagne.

L’iniziativa del Fronte ha per questo un valore politico centrale, perché individua il nemico nella sua essenza più definita, ne svela il ruolo e lo attacca, aprendo di fatto una prospettiva feconda a tutto il movimento rivoluzionario sardo.

La conoscenza del nemico è il primo passo per vincerlo.

Noi ci riconosciamo in questa azione, nel suo significato politico e nella direzione che indica e la rivendichiamo come patrimonio e crescita comune.

 

La lotta armata non si processa!

Costruire e consolidare la rivoluzione in Sardegna.

Con i movimenti rivoluzionari e della guerriglia che in Europa Occidentale e nell’area del Mediterraneo combattono l’imperialismo.

A fianco dei compagni prigionieri della RAF e della resistenza in lotta nelle carceri della RFT.

Onore ai nostri compagni caduti.

 

Pietro Coccone, Mauro Mereu

 

Roma, 30 marzo 1989

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