Vogliamo ribadire la nostra identità rivoluzionaria e la nostra internità all’esperienza guerrigliera degli ultimi 20 anni in Italia. Esprimiamo il nostro sostegno militante alla pratica combattente delle organizzazioni guerrigliere che stanno costruendo il Fronte Rivoluzionario Antimperialista in Europa e nell’area mediterranea-mediorientale.
Riconosciamo nell’iniziativa della Rote Armee Fraktion che il 14 febbraio ha colpito l’ambasciata USA a Bonn un primo momento di solidarietà con il popolo iracheno massacrato dai bombardamenti della forza multinazionale.
Ormai è chiaro: i molti attacchi portati avanti dalle forze guerrigliere in Europa e in tutto il mondo contro la politica guerrafondaia dell’imperialismo occidentale stanno sviluppando significativamente la guerra internazionale di classe.
Sula parola d’ordine della guerra alla guerra le forze rivoluzionarie di tutto il mondo cominciano a far vivere concretamente l’unità con la lotta del popolo arabo e palestinese.
Come militanti comunisti non abbiamo nulla da cui difenderci. Il vero processo si svolge fuori da quest’aula e le migliaia di manifestazioni e di iniziative antimperialiste processano con chiarezza il vero imputato: il potere politico e militare degli USA e della NATO. Gli USA, la CEE e gli Stati europei, le multinazionali e gli oligopoli finanziari come la Fiat che stanno guidando l’aggressione al popolo arabo oggi sono sotto processo.
I proletari e i rivoluzionari in ogni parte del mondo hanno già cominciato ad individuare nello Stato e nel governo italiano, che ha mandato i Tornado assassini nel Golfo, uno dei nemici da combattere.
E ciò vale ancora di più per i proletari e i rivoluzionari di questo paese che si è trasformato tutto intero, dal Nord al Sud, in un’immensa base militare per favorire l’escalation della guerra nel Golfo Persico.
Insieme con i movimenti di massa e le forze rivoluzionarie nel mondo sviluppiamo la guerra alla guerra in Europa e nel Tricontinente del Sud!
Non abbiamo altro da aggiungere e revochiamo il mandato ai nostri avvocati difensori.
Alcuni compagni del Collettivo Comunisti Prigionieri Wotta Sitta: Luciano Farina, Giovanni Senzani
Febbraio 1991
Un pensiero su “Guerra alla guerra. Seconda Corte d’Assise di Roma – Processo “BR-Romiti”. Documento allegato agli atti di Luciano Farina e Giovanni Senzani del Collettivo Comunisti Prigionieri Wotta Sitta”